Stonewall jackson's way II

a cura di Davide Magnani

Breve descrizione del gioco

Stonewall Jackson’s Way II: Battles of Bull Run, pubblicato nel 2013, è la riedizione del primo volume della serie Great Campaigns of the American Civil War originariamente edito dalla Avalon Hill. In realtà non si tratta soltanto di una semplice ristampa della campagna del 1862 (sono stati aggiunti due nuovi scenari e rivisti e ribilanciati quelli presenti nell’edizione AH, ormai OOP) che vide l’Armata della Virginia, comandata dal generale Pope, scontrarsi con le truppe confederate del generale Lee in Virginia settentrionale. Infatti il gioco contiene anche un modulo inedito, All Green Alike, che simula la prima battaglia del Bull Run avvenuta nel 1861.

 

Descrizione del sistema

GCACW è un gioco operazionale il cui sistema, ormai ben collaudato, nasce dal disegnatore J. Balkoski ed è poi sviluppato da E. Beach e altri. Le regole hanno da tempo assunto una forma standardizzata, suddivise in “Basic”, per i singoli scenari, e “Advanced”, per le campagne. Inoltre ciascun gioco è fornito di un manuale con alcune regole specifiche, scenari ed esaurienti commenti storici. La sequenza di gioco è costituita da cinque fasi, il cui motore è il ciclo di azione. Questo vede l’alternarsi di un segmento d’iniziativa ad uno di attivazione: chi vince l’iniziativa decide se compiere un’azione o passare. Le azioni che un giocatore può eseguire sono: far marciare un’unità, attivare un leader (consente di muovere più unità che sono nel suo raggio di comando), assaltare, incendiare le stazioni ferroviarie, trincerarsi (solo dal 1863 in poi). Allorché un’unità viene attivata guadagna un livello di fatica, così quando raggiunge un affaticamento di 4 non può più eseguire alcuna azione per quel turno. Al termine del ciclo, nella fase di recupero, sarà possibile far ritornare l’unità ad un certo stato di efficienza (dipende dal livello di fatica, se è disorganizzata, demoralizzata e/o esausta). Il combattimento si può eseguire durante il movimento, con una sola unità, oppure scegliendo l’azione di assalto che permette alle unità presenti in un esagono, guidate da un leader, di provare ad attaccare il nemico adiacente. Se è presente un comandante d’armata, sarà possibile tentare un grande assalto aggiungendo ulteriori unità amiche che occupano altri esagoni adiacenti al nemico. Entrambi i giocatori tirano un dado, applicano i diversi modificatori, sottraggono il lancio del difensore a quello dell’attaccante e verificano il risultato su due distinte tabelle che tengono in considerazione la dimensione delle unità combattenti.

 

Scenari

SJWII comprende 4 scenari base e 2 avanzati per il modulo campagna del 1861 e 7 scenari base e 2 avanzati per la campagna del 1862. Gli scenari, giocabili in poche ore, consentono un avvicinamento graduale al sistema di gioco, che può essere considerato di media difficoltà.

 

 

Pro e Contro

La grafica è sicuramente di alto livello (a mio avviso le mappe di C. Kibler sono magnifiche), sebbene a qualcuno non siano piaciute le pedine. In effetti i counters che rappresentano il “manpower”, avendo un’icona di un fante, possono originare confusione nei novizi poiché tale pedina è usata anche per la cavalleria. Un aspetto che potrebbe generare qualche frustrazione è il segmento di iniziativa: se non vinci il tiro del dado non esegui alcuna azione e se ciò accade spesso (soprattutto per l’unionista che perde le parità) non ti resta che osservare le mosse dell’avversario. Ci si potrebbe demotivare anche durante gli assalti poiché i leaders che attivano le unità per il combattimento potrebbero lanciare un 6 e far abortire l’attacco. Ad ogni modo questi aspetti sono del tutto marginali rispetto alla interattività e al piacere che si prova giocando ad un sistema che non può assolutamente mancare dal tavolo di gioco degli appassionati della Guerra Civile Americana.

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